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India memorie di viaggio

Con l’ India nel cuore Episodio 1

Diari di una viaggiatrice (seriale) in India


In questa serie di brevi articoli vi racconto la mia India, vissuta in ormai 10 viaggi (o forse 11? devo controllare i timbri sul passaporto…)

Non seguo un ordine preciso ma mi lascio guidare dai ricordi, per cui troverete salti temporali tra un episodio e l’altro. Spero di essere utile a futuri viaggiatori e a chi spero vorrà mettersi in viaggio con me la prossima volta…

Tornare in India: il caos che ti manca

Agosto 2023 – Chennai – Mahabalipuram – Auroville – Tiruvannamalai – Bangalore

Tornare in India dopo quasi quattro anni di pausa – forzata dalla pandemia – ha avuto il sapore del tornare a casa, di colmare un vuoto che non sai di avere finché non respiri di nuovo quell’aria calda, umida, densa di spezie, che ogni volta colpisce al cuore. Non è qualcosa che si può spiegare se non ci siete mai stati.

Una contraddizione che mi colpisce sempre:
io che odio il caos. io, che amo l’India.

Roma – Chennai: 0 a 1

Parto da Roma in compagnia di un gruppo di insegnanti di yoga: vecchi amici, volti cari e familiari e qualche nuovo arrivo. Eravamo più di venti ma suddivisi su voli diversi, giornate diverse, itinerari diversi e perfino hotel diversi. Un piccolo caos insomma, i cuori pieni di emozione e le valigie semivuote (per poterle riempire in India!).

Decolliamo da Fiumicino con un’ora di ritardo per mancanza di addetti ai bagagli. Avrei fatto volentieri io il lavoro, in cambio di uno sconto sul biglietto.

Appena atterriamo a Chennai mi colpisce il cambiamento post covid: l’aeroporto rinnovato, pulito, ordinato. Lo confesso con un po’ di vergogna… venivo da Roma, e il confronto non reggeva.

🔸 Consiglio pratico (che non rispetto mai): non cambiate soldi all’aeroporto. Il cambio è pessimo, si perde anche il 20%! Aspettate di essere in città. In molti hotel si può cambiare a un ottimo tasso. Nei negozi potete pagare con la carta di credito, ma le rupie servono comunque per i taxi, per i mercati, le mance, ecc.

I primi giorni

Non so voi, ma io sento di essere davvero in un posto solo se posso viverlo a piedi, anche se in l’India non è la cosa più confortevole. Cosí al mattino presto, attraverso le strade di Chennai assieme ad Alice ed Elena che sono in Hotel con me, ma che sono arrivate da Madurai ieri, perchè erano col primo scaglione, che pero è in un altro hotel, col resto del gruppo 😅.

Tra un cocco fresco da un ambulante, fotografie assolutamente da fare, pozzanghere da evitare, marciapiedi invasi da ogni tipo di ostacolo, mucche in divieto di sosta, ecc. riusciamo ad arrivare sudate e in ritardo il primo giorno!

E naturalmente (Tac) scatta la foto ricordo davanti alla nostra scuola: il mitico Krishnamacharya Yoga Mandiram. Il povero custode praticamente ormai fa di mestiere il fotografo. Io sono la quarta da destra, in maglietta bianca.

Luoghi da vedere e rivedere

Durante la prima settimana seguiamo un corso al Mandiram, immergendoci nelle profondità degli insegnamenti di Yajnavalkya e Nathamuni (Yoga Yajnavalkya e Yoga Rahasya).

Nei ritagli di tempo andiamo in esplorazione. Sono luoghi che conosco ma che amo rivedere, strade caotiche ma dove ormai mi oriento come uno del posto: il tempio di Shiva, il passeggio tra le bancarelle del mercato, il Ramakrishna Math e la Krishnamurti Foundation con il suo giardino meraviglioso e la sua biblioteca in legno, che quando entri pensi di voler restare li per sempre.

Compro sempre tanti libri e la maggior parte sono ancora da leggere. Prima o poi capirò che quello che cerco di portare via si può portare solo nel cuore…

Le spezie: croce e delizia

Mangio poco quando sono in India. Non per precauzione, ma perché mi sazio di esperienze (e cocchi). Le spezie mi piacciono molto, ma mi conosco e ci vado piano.
🔸 Trucco utile (che vi salva la giornata): yogurt a fine pasto. Spegne il fuoco delle spezie ed evita molte… sorprese intestinali. Se solo me l’avessero detto 9 anni prima!!!

Vi lascio con una foto del Thali, uno dei piatti principali della cucina indiana. Accompagnato da ciotole di riso bianco e chapati (pane indiano). Ora vado, che mi è venuto un languorino…

Continua nel prossimo episodio…

Di Antonella

Mi chiamo Antonella Valentinetti. Insegno Yoga e Canto Vedico. Dal 2013 sono membro della Yani, associazione nazionale insegnanti di yoga.

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