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I segreti del Surya Namaskar

Cosa è il Surya Namaskar

Surya Namaskar è il nome sanscrito di una famosa sequenza di asana, praticata in tutto il mondo e conosciuta nella nostra lingua come “Il saluto al Sole”.

Ma qual è la sua origine? Quante varianti ne esistono? È una pratica adatta a tutti o ha delle controindicazioni? Come coordinare il respiro con i movimenti? Quante ripetizioni fare e quale orario preferire? Perché abbinare la recitazione di un mantra alla pratica? Come prepararsi e come concludere la pratica? In questo articolo e nell’incontro gratuito di oggi (per ricevere gli inviti a questi incontri iscrivitevi alla newsletter) proverò a fare chiarezza su questa antica pratica e i suoi benefici.

Chi è Surya

Nei Veda, antichi testi indiani, Surya rappresenta la fonte della vita, l’Assoluto, la Sorgente di ogni cosa. Meditare sulla sua luce ci aiuta quindi a collegare mente e cuore con quella luminosa Sorgente dalla quale arriviamo e alla quale faremo ritorno.

Surya Mantra

Fa parte dei mantra chiamati “arogya”, che chiedono di eliminare i disagi e le malattie del corpo e della mente allo scopo di poter seguire con impegno e determinazione il proprio percorso di vita.

Origine del Saluto al Sole

Sappiamo poco dell’origine di questa sequenza. Seppure molto antica ne troviamo una traccia scritta solo nel 1940, quando Apa Pant, figlio del Raja di Aundh, nel Maharastra, la descrive nel libro Surya Namaskara, lo yoga del sole. La sequenza gli venne insegnata da suo padre, Sri Balasaheb Pant Pratinidhi. Egli racconta che suo padre praticava ogni giorno il saluto al sole, alle 4 del mattino, assieme ad altre asana, pranayama, mantra e meditazioni.

Anche nella tradizione di Sri Krishnamacharya il saluto al sole viene proposto integrato in una pratica che include una preparazione e una compensazione, in modo da creare le giuste condizioni per rendere Surya Namaskar un’esperienza profonda e non solo un esercizio fisico.

La sequenza classica e le sue varianti

Si compone di 12 posizioni ma ne esistono molte varianti, più o meno intense. Essendo una pratica riscaldante e intensa non è adatta a tutti o in qualsiasi momento della giornata. Va eseguita a stomaco vuoto e quindi il momento migliore è senz’altro il mattino presto. Molte scuole di yoga (compresa la mia😉) , per esigenze di orario. lo propongano anche alla sera. In questo caso occorre però fare una buona compensazione, altrimenti si rischia di attivarsi troppo e non riuscire a dormire. Ad esempio fare delle posture a terra, delle respirazioni rilassanti (con estensione dell’espirazione) e un riposo in Shavasana di almeno 10 minuti.

La sequenza classica coinvolge tutto il corpo, in un alternarsi di flessioni in avanti e aperture. Chi ha poca forza sulle braccia o problemi a spalle e collo, dovrebbe evitare la sequenza con “chaturanga dandasana” che è veramente “tosta” e solo per chi è molto in forma.

Esistono molte varianti che permettono di trovare il saluto al sole giusto per ognuno di noi. Nel video qui sotto trovate il “mio” Surya Namaskar, con adattamenti per via della stagione calda e del mio stato di salute. Voglio sottolineare l’importanza di trovare la sequanza che va bene per noi, non importa se poco “scenografica”. Il Surya Namaskar non è un’esibizione ma una meditazione in movimento.

Antonella Valentinetti – Surya Namaskar con Surya Mantra in espiro e inspiro in Ujjayi

La cosa importante è che il respiro sia stabile, lungo e controllato e che la frequenza cardiaca non diventi troppo veloce. La cosa migliore per trovare la sequenza giusta è farsi aiutare da un insegnante competente, che possa suggerirci le modifiche adatte, in modo da sperimentare la bellezza e i benefici di questa sequenza.

Perché fare il saluto al sole con i mantra

Il canto dei mantra a Surya trasforma la pratica fisica in un’esperienza meditativa. Occorre ricordare il mantra, quindi la mente non può distrarsi ma deve essere focalizzata. Allora siamo nel momento presente, centrati e stabili. Occorre controllare il respiro, altrimenti non potremo fare il canto nei punti giusti. Questo ci permette di verificare lo stato del nostro respiro, di svilupparlo e di renderlo potente. Le vibrazioni sonore lavorano infine sulla sostanza mentale, sostituiscono i pensieri inconsapevoli e ci collegano con il significato del canto.

Per approfondire

Il corso “Surya Mantra e Surya Namaskar” permette di approfondire e sperimentare i concetti teorici descritti in questo articolo e di aiutarti a trovare il tuo “Surya Namaskar”. Per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi.

Di Antonella

Mi chiamo Antonella Valentinetti. Insegno Yoga e Canto Vedico. Dal 2013 sono membro della Yani, associazione nazionale insegnanti di yoga.